Il fiume Ticino presenta significativi deficit ecomorfologici lungo gran parte del proprio corso, diretta conseguenza degli importanti interventi di correzione messi in cantiere ad inizio Novecento. Con le misure in progetto si intendono creare artificialmente strutture che possano arricchire l’ecosistema a favore sia della fauna acquatica che di quella terrestre, non da ultimo fornendo un contributo alla valorizzazione del fiume quale spazio ricreativo e di svago. L’utilizzo del materiale risultante dalla frana del Valegion a Preonzo costituisce un valore aggiunto del progetto. Il banco di Cresciano va visto come uno dei tasselli volti a riqualificare il fiume Ticino, al quale dovranno seguire interventi più organici in parte già in progetto (rinaturazione zone golenali e foci affluenti, gestione dei deflussi discontinui, ripristino del trasporto solido).
Visione di assieme degli interventi (vista verso monte).
Dettaglio del canale secondario con elementi di strutturazione (vista verso monte).
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